LEN Service ha realizzato insieme ad Extragiro con l’aiuto prezioso di  Marco Pavarini il primo Museo Digitale Diffuso legato allo Sport. 

Nasce in questi giorni, verso la fine dell’estate 2020, il Museo Digitale Diffuso del Ciclismo italiano che va ad affiancare tra gli altri VerdiMuseum e Oasi delle Pievi.

Il progetto che verrà presentato ufficialmente da LEN il 18 settembre e che viene lanciato sugli store il 29 agosto racchiude il significato profondo del perchè esiste il progetto Musei Digitali Diffusi: valorizzare il territorio o i territori attraverso un tema portante e entusiasmante. 

 

Perché un Museo Digitale Diffuso del Ciclismo


Il ciclismo è parte integrante del patrimonio culturale italiano e ha contraddistinto passaggi fondamentali della storia e dell’integrazione dell’Italia come paese, come popolo e come visione.

Il Ciclismo è uno sport di passione, per chi lo pratica e per chi lo guarda; è uno sport popolare e gratuito da sempre, universale.

Il ciclismo, con i suoi eroi, con le sue gare, con i suoi territori e con le sue giornate leggendarie ha contribuito a scrivere alcuni passaggi fondamentali per il senso di comunità che oggi ci rende parte di una unica nazione.

Il ciclismo è stato, ed è tuttora, veicolo impareggiabile di narrazione dei territori e delle singole località, della storia (quella fuori dai libri), contribuendo a sviluppare con esse un sistema unico di marketing territoriale.

L’epopea del ciclismo dal dopoguerra ad oggi è vissuto di uomini e protagonisti incredibili, la cui leggenda man mano affievolisce e rimane chiusa nei cassetti di pochi appassionati.

Il Museo Digitale Diffuso del Ciclismo è un progetto che riprende in mano questa narrazione, la aggiorna e la rende accessibile a tutti.

Il Museo è un percorso che inizia oggi il suo tragitto e crescerà nel tempo facendo tappa in quei luoghi d’Italia e in quelle tappe in cui i territori lo chiameranno per essere protagonisti anche qui.

 

Scopo del Museo

Salvaguardare il patrimonio storico del ciclismo digitalizzando/catalogando gli archivi video e foto esistenti, creare nuovi contenuti attraverso la produzione di video-interviste e audio-racconti dei protagonisti di ieri e di oggi.

Promuovere i micro territori d’Italia  (per il turismo di oggi e di domani) utilizzando la narrazione della storia del ciclismo (il patrimonio di ieri).

Diffondere i valori sani che ruotano intorno al ciclismo, come sport e come comunità

 
Patto fondativo del Museo Digitale Diffuso del Ciclismo

Il Museo Digitale Diffuso del Ciclismo nasce dalla volontà di alcuni soggetti di dare una forma ed un metodo di lavoro per avviare un progetto pluriennale che continui a crescere con lo stesso spirito che ne ha dato origine.

Il Museo non ha scopo di lucro e raccoglie le risorse necessarie per mantenere attivo il sistema e fare crescere i contenuti presenti, sia dei “segmenti” già esistenti sia di nuovi “segmenti” che si ritiene di integrare.

Il Museo è un percorso che inizia oggi il suo tragitto e crescerà nel tempo facendo tappa in quei luoghi d’Italia e in quelle tappe in cui i territori lo chiameranno per essere protagonisti anche qui.