Len Service onlus è stata costituita in data 1 febbraio dell’anno 2012 e prende avvio da n. 3 soci volontari, con lo scopo primario di promuovere l’integrazione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’inserimento lavorativo e restituire loro piena dignità. Il presupposto che sta alla base dell’idea cooperativa è che il lavoro non fornisca soltanto un reddito, ma che esso rappresenti un mezzo per la realizzazione personale, per il rafforzamento del sentimento di fiducia e di rispetto verso di sé.
La condizione di svantaggio sociale, per la normativa previgente, è quanto previsto dall’art.4 della L.381/91, che ricomprende, ad esempio, disabili fisici, sensoriali, psichici, soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, detenuti e ammessi alle misure alternative alla detenzione.
Pertanto sin da subito Len Service onlus nasce come cooperativa sociale di tipo B e inizialmente opera in locali affittati presso il quartiere industriale di Parma. Si occupa di attività di elaborazione dati e di supporto informatico e fin dall’inizio spinge per la realizzazione del progetto di sviluppo della piattaforma “Edotto“, portale multimediale per la formazione a distanza, con la finalità di contribuire alla gestione della conoscenza tramite gli strumenti di apprendimento digitale.
Nell’anno 2014, con l’ingresso nella cooperativa di Mario Cibati, si è sviluppata un’altra area portante della cooperativa, identificata come “Len Service Green” che si occupa principalmente di giardinaggio, di manutenzione e cura del verde pubblico e privato. L’apertura nei confronti di questa attività ci ha consentito di procedere con l’inserimento in cooperativa di altre persone appartenenti alle “categorie svantaggiate” e di conseguenza di ottenere l’appalto per la gestione e la manutenzione dei siti e immobili di A.i.p.o.
Successivamente, nell’anno 2015, nasce l’idea di sviluppare i Musei Digitali Diffusi. I MDD si configurano come percorsi virtuali, oltre che reali, che vengono ideati con lo scopo di valorizzare la cultura e la storia di un territorio o di un tema specifico. Con il sostegno iniziale del Comune di Parma, della Fondazione Teatro Regio e il lancio di un Progetto di crowdfunding, sono state reperite le risorse necessarie che ci hanno permesso di muovere i primi passi per lo sviluppo del primo progetto Musei Digitali Diffusi di Giuseppe Verdi. Il Museo Digitale Diffuso #VerdiMuseum nasce come un percorso reale e virtuale capace di unire luoghi e persone legate a Verdi nel mondo.
In questo sento, #VerdiMuseum, rappresenta un’opportunità per promuovere una zona d’interesse per mezzo di percorsi predisposti, dei social network e attraverso il coinvolgimento in prima persona dei singoli, delle associazioni e delle Istituzioni culturali.
Oggi, il Museo Digitale Diffuso #VerdiMuseum grazie al contributo economico della Fondazione Cariparma nell’ambito del bando Reti d’Arte ha avuto un importante rilancio e implementazione.
L’interesse per lo sviluppo dei Musei Digitali Diffusi si rende evidente con la volontà di Len Service di consolidare la presenza di tale strumento sul territorio nazionale. In quest’ottica, la cooperativa sta lavorando per la creazione del MDD della Regione Sardegna attraverso la proposta del progetto #Raichinas 2020, con la finalità di unire e rafforzare i vari musei digitali locali. Non solo, la cooperativa ha da poco richiesto un nuovo contributo alla Fondazione Cariparma, sempre nell’ambito del Bando “Reti D’Arte”, per implementare il progetto Oasi delle Pievi, il Museo Digitale Diffuso rivolto alla valorizzazione delle oltre 40 Pievi della Provincia di Parma e degli ambienti naturali circostanti.
L’intento di Len Service è, in primo luogo, quello di confermare la propria presenza sul mercato come cooperativa sociale di Tipo B potenziando la propria attenzione nei confronti dei soggetti svantaggiati. In secondo luogo, l’idea di sviluppo futuro della cooperativa prevede un’espansione in termini di presenza sul territorio nazionale con i prodotti digitali dei Musei Diffusi e con la piattaforma e-learning.